La tappa greca di Weaving Togheter si è svolta dal 22 al 27 agosto tra le suggestive rocce del Teatro Ton Agron, un anfiteatro all’aperto costruito in pietra e legno che si trova nel cuore dell’isola di Creta, a 20 km da Heraklion, nella valle multicolore tra i villaggi di Profiti Ilias e Kyparissi, circondato da ulivi, cipressi, carrubi e altre piante della flora cretese.
Un teatro che da 10 anni propone una politica culturale aperta e partecipata destinata a quello che il suo stesso direttore Yiannis Somarakis, definisce un “pubblico inquieto”; la sua programmazione è aperta in ogni momento dell’anno, sostiene le ispirazioni e le necessità più urgenti degli artisti, in particolare della musica e del teatro, e le connessioni con la filosofia e il mito. Gli spettacoli e i concerti che ospita non prevedono un biglietto vincolante, ma sono sempre a sottoscrizione facoltativa, perché l’arte al teatro Ton Agron non è considerata una merce, ma un bene sociale.
Alle spalle del teatro, suddivisa in terrazzamenti, è presente una taverna, dove lo spazio artistico si fonde con la socialità e la condivisione e dove è possibile mangiare e bere prodotti provenienti esclusivamente dai campi che la circondano.
Un contatto radicale con la natura, che ci ha permesso di immergerci in una dimensione estremamente compiuta e completa dell’essere umano, perennemente oscillante tra il dionisiaco e l’apollineo e in una condizione ideale per lo studio, la creazione e la conoscenza.
Nella residenza artistica a Kyparissi - Creta ci siamo ritrovati immersi in un contatto diretto con la natura prorompente e dolcissima, che ci ha posto nella migliore condizione per metterci sulle tracce del mito di Orfeo e interrogarlo attraverso il sussurrare del vento nelle dionisiache vigne in cui è immerso il teatro TON AGRON. Il racconto vivo delle persone che abbiamo incontrato ci ha fatto comprendere che i greci dialogano ancora quotidianamente con i loro miti e li sentono dentro di sé. ORFEO non è letteratura morta bensì punto di riferimento VIVENTE a cui rivolgersi per interrogare il mistero tra Vita e Morte. Annalisa D'Amato
A rendere fondamentale questa tappa sono state la grande ospitalità del direttore del Teatro Ton Agron, Yiannis Somarakis, e della sua famiglia, e la straordinaria accoglienza della compagnia di teatro OMMA STUDIO di Creta, partner Weaving Togheter, composta principalmente dall’attore e regista Antonis Diamantis e dall’attrice Irini Koutsakis, che nei giorni di residenza portava in scena lo spettacolo di teatro musicale “Anonymous people’s passions”, basato su un libro dello scrittore cretese Kostas Avanitakis.
Nei giorni di residenza Antonis ha affrontato e condiviso con il gruppo gli aspetti antropologici del mito di Orfeo e dello sviluppo nella cultura greca del movimento dell’orfismo.
I giorni di lavoro sono stati un susseguirsi di incontri e confronti sui linguaggi espressivi e su modalità produttive, alternati a momenti di studio e di azioni sceniche. Le ultime sere della residenza sono diventate momenti di scambio con artisti e abitanti del territorio attraverso pratiche musicali collettive e performance: indimenticabile la messa in scena di un frammento dell’Apologia di Socrate a cura di Yiannis Somarakis, direttore del teatro Ton Agron.
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