di Ente Teatro Cronaca
Napoli, Benevento, Parigi, Creta
15 febbraio 2023
Il primo meeting professionale del progetto Weaving Together si è svolto il 15 febbraio online. La scelta di organizzare un primo incontro collettivo con strumenti digitali ci ha offerto una grande possibilità: da diverse zone d’Italia, dalla Grecia e dalla Francia gli artisti, così come i tecnici, gli organizzatori, i partner italiani e stranieri si sono riuniti in assemblea che non aveva uno scopo operativo bensì voleva essere, ed è stata, un momento di confronto, conoscenza, reciproco scambio. Nel cominciare a tessere la tela di una relazione complessa, che oggi si manifesta ma che nasce da affinità e legami artistici dipanati nel tempo, alcuni fili conduttori sono emersi nel magmatico brainstorming collettivo.
Da diverse zone d’Italia, dalla Grecia e dalla Francia gli artisti, così come i tecnici, gli organizzatori, i partner italiani e stranieri si sono riuniti in assemblea per un momento di confronto, conoscenza, reciproco scambio.
Il primo filo conduttore che si è stagliato potentemente dal fondo è naturalmente il fulcro di tutto il progetto Weaving Together, ovvero l’essere INSIEME, condividere in modo collettivo e collegiale un processo creativo con la partecipazione paritaria di tutte le parti in gioco e di tutte le professionalità del mondo delle performing arts. Artisti, tecnici, operatori, direttori si sono liberamente e intimamente confrontati su tutti i piani della creazione e della produzione di un processo creativo, in uno scambio intellettuale ma anche pragmatico, sentimentale ma anche razionale. L’idea di una creatività condivisa e diffusa ha permeato gli animi e ha posto le fondamenta di un legame significativo che deve crescere e solidificarsi, ma che oggi è già sentito come dotato di un peso specifico che lo rende stabile e affidabile, qualcosa su cui possiamo contare.
Artisti, tecnici, operatori, direttori si sono liberamente e intimamente confrontati su tutti i piani della creazione e della produzione di un processo creativo, in uno scambio intellettuale ma anche pragmatico, sentimentale ma anche razionale.
Il secondo filo conduttore che è venuto fuori è l’essere insieme nel TEMPO. Una criticità che emerge oggi nell’ambito di tutte le sfere di produzione umana è l’esigenza di una produttività rapida che si risolve in pochi passaggi massimamente efficaci, che porta al prodotto finito nel più breve tempo possibile. Questa accelerazione è certamente rispondente allo spirito del millennio, è la velocità delle nuove tecnologie, è la velocità della comunicazione, è la velocità delle economie. Ma un processo lento può dare vita ad un prodotto di valore, ad un risultato maturo, ad un cambiamento stabile e non effimero, non passeggero. In questo senso, la logica stessa del programma Boarding Pass +, nell’ambito del quale è nato Weaving Together, ci offre la possibilità di una tabella di marcia lenta, organizzata per tappe, intervallata da importanti pause di riflessione e sedimentazione. Un anno, dodici incredibili mesi di riflessioni, scritture, incontri, scambi, prove, restituzioni, pause. Un tempo che attraversa le stagioni, che nasce in inverno per terminare in autunno, che attraversa non solo paesi e culture, ma climi, temperature, forme di luce. Come può questo non influire su un processo creativo umano? L’arte che segue le stagioni è come l’albero che aspetta i suoi frutti con calma, essendo certo che arriveranno, ma solo quando sarà il loro tempo. Noi oggi abbiamo la straordinaria occasione di sperimentare questa sorta di ‘coltivazione’ creativa, che segue tutte le fasi della semina, del riposo, della maturazione, della raccolta. Un esperimento a cui partecipiamo attivamente ma anche con atteggiamento osservante, per apprendere definitivamente e fare tesoro, in futuro, di questa ricchezza che oggi è concessa.
Boarding Pass Plus ci offre la possibilità di una tabella di marcia lenta, organizzata per tappe, intervallata da importanti pause di riflessione e sedimentazione. Un anno, dodici incredibili mesi di riflessioni, scritture, incontri, scambi, prove, restituzioni, pause.
Il terzo filo conduttore è stato la STORIA. Dall’antica Grecia, alla Magna Grecia, alla romanità, i nostri discorsi, il respiro dei luoghi nei quali Weaving Together si sviluppa concretamente, si sono intrecciati a quelli di un passato comune, un passato che annoderà i suoi fili attorno alla figura principale e protagonista del Weaving Together, ovvero Orpheus, una figura che unisce mitologia, arte, musica, scienza, u mito che parla di umanità, di fragilità, di perdita ma anche di armonia.
Tutti questi aspetti della figura di Orpheus verranno indagati, esplorati e condivisi in luoghi intrisi di storia, una storia che conosceremo, che visiteremo, che diventerà parte del processo creativo, al fine di entrare in contatto con il mito e con quello che il mito significa e incarna oggi nella nostra cultura, nella nostra visione, nel nostro comportamento, nelle nostre percezioni.
In questo primo dialogo a più voci, molte apparenti coincidenze si sono verificate, una sorta di parentela culturale e intellettuale si è configurata: ci siamo seduti per la prima volta tutti insieme davanti al telaio già in azione, e abbiamo cominciato davvero a tessere insieme.
Ente Teatro Cronaca